Il trading di criptovalute è alle stelle in Giappone

Circa 3, 5 milioni di giapponesi commerciavano criptovalute su 17 borse interne alla fine di marzo, secondo un nuovo rapporto del cane da guardia finanziario del paese. La ricerca ha dimostrato che l'84% dei trader aveva un'età compresa tra i 20 e i 40 anni, sostenendo l'idea che gran parte della cripto frenesia del paese è stata alimentata da un balzo dell'attività commerciale da parte di investitori di età millenaria.

Il rapporto inaugurale dell'Agenzia giapponese per i servizi finanziari (FSA), tradotto da Coindesk, ha rivelato che in Giappone, il volume degli scambi di bitcoin, la più grande moneta digitale al mondo per valore di mercato, è salito alle stelle del 340% in un periodo di tre anni, dai $ 22 milioni di marzo 2014 a $ 97 miliardi a marzo 2017. Il trading su margini, credito e futures del bitcoin come attività sottostante è aumentato da $ 2 milioni a $ 543 miliardi negli stessi rispettivi periodi.

Il prezzo delle criptovalute come il bitcoin ha avuto un colpo quest'anno sulle paure degli investitori in merito all'aumento della supervisione normativa in tutto il mondo sul mercato decentralizzato ad alta quota. A un prezzo di $ 6.899, 25 per moneta mercoledì alle 18:29 UTC, il bitcoin riflette un enorme calo del 65% rispetto ai massimi storici raggiunti nel dicembre 2017 che ha appena perso il segno di $ 20.000. L'attività altamente volatile è tornata vicino al 500% negli ultimi 12 mesi, rispetto al rally del S&P 500 del 12, 7% nello stesso periodo. (Vedi anche: Bitcoin diventerà la "moneta unica" del mondo: Dorsey. )

Un epicentro del trading di risorse digitali

La corsa record dei mercati di criptovalute ha provocato una mania globale, portando molti che una volta erano in disparte a investire nel trading, in particolare i Millennial di tutto il mondo vivendo FOMO, o temendo di perdere, e sperando di entrare nella prossima grande cosa in tecnologia prima che scada il tempo.

I dati dell'FSA suggeriscono che, nonostante una repressione da parte dei governi di tutto il mondo, il Giappone rimane un epicentro del trading di asset digitali. A gennaio, lo scambio con sede a Tokyo Coincheck ha subito un attacco che gli è costato 58 miliardi di yen ($ 533 milioni) in valuta digitale, secondo Coindesk. Nel 2014, il Monte con sede a Tokyo. Gox, una volta una delle principali piattaforme per le negoziazioni globali di bitcoin, è stata costretta a presentare istanza di fallimento dopo aver perso circa 850.000 monete.

Il mese scorso, bitcoin è caduto sulla notizia che il Giappone stava pianificando di ordinare a Binance, la più grande criptovaluta del mondo scambiata per valore scambiato, di smettere di operare nel paese senza una licenza. Lo scambio, fondato a Hong Kong nel 2017, ha successivamente annunciato l'intenzione di aprire un ufficio a Malta, poiché il piccolo paese insulare spera di diventare un hotspot per l'innovazione fintech. (Vedi anche: Bitcoin: i prezzi cadono su Japan Crypto Crackdown. )